Aggiornamento Norma CEI 11-27:2021

In vigore la nuova norma CEI 11-27 edizione V

A distanza di 7 anni dalla precedente pubblicazione, è entrata in vigore ad ottobre 2021 la nuova norma, arrivata alla quinta edizione. Vediamo quali sono le novità principali.

Siamo finalmente giunti all’aggiornamento norma CEI 11-27 nuova edizione anno 2021.

Che ci fossero alcune questioni irrisolte nella Edizione IV della norma CEI 11-27 era evidente agli operatori di settore. L’edizione IV del 2014 aveva infatti radicalmente modificato l’approccio al lavoro elettrico, in tutti i suoi aspetti. Le figure professionali erano state completamente riviste, vi era stata una sostanziale modifica delle distanze operative, erano state introdotte nuove definizioni e concetti fino ad allora mai espressi. Di qui la necessità dell’aggiornamento norma CEI 11-27 edizione V.

A fronte di tutto ciò è stata necessaria una revisione concretizzatasi ora con la pubblicazione della Edizione V.

Era già nell’aria da qualche tempo. Navigando in diversi siti di settore, non solo se ne faceva un gran parlare, ma addirittura si rendeva già disponibile l’anteprima della nuova norma CEI 11-27 “ Lavori su Impianti elettrici” edizione V del 2021. Questa edizione sostituisce completamente quella precedente, ovvero la IV:2014, a partire dal primo di ottobre del 2021… Di fatto, è già operativa!

Tra le principali novità introdotte dall’Aggiornamento norma CEI 11-27 nuova edizione anno 2021 si evidenziano una serie di chiarimenti in merito alle definizioni precedenti e l’obbligo di aggiornamento formativo antro un massimo di 5 anni.

Tralasciando le modifiche di carattere editoriale e grafico, riportiamo nel seguito le principali novità e chiarimenti.

Responsabile impianto – RI

Viene fornito un utile chiarimento per quanto riguarda la figura di Responsabile dell’Impianto (RI). Si chiarisce che tale figura è attiva solo nel corso dello svolgimento del lavoro elettrico. Si tratta di un semplice chiarimento formale, che può però essere utile in determinati casi pratici. L’individuazione di tale figura ha infatti sempre suscitato qualche perplessità quando era il momento di nominare l’RI. Nei casi più semplici poteva essere identificato come il responsabile della manutenzione, o addirittura l’unico manutentore presente. Nei casi più articolati, con strutture manutentive complesse o parzialmente/totalmente gestite in outsourcing, la situazione diventava complessa. Questo anche in ragione di un certo “disallineamento” tra quanto previsto dalla CEI 11-27 rispetto alla norma europea EN 50110-1 “lavori su impianti elettrici” in merito all’RI.

Altre figure

Anche le figure di Preposto ai Lavori (PL) e Unità Responsabile dei Lavori (URL) sono state oggetto di precisazioni, anche in questo caso a carattere principalmente formale. È stato ad esempio chiarito che la URL non solo esegue, ma di fatto “prepara” anche il lavoro elettrico.

Allegato H

Un altro aspetto certamente interessante è rappresentato dall’Allegato H, precedentemente non presente. Riporta una serie di utili chiarimenti ed esempi applicativi, che fungono da guida ai contenuti del testo.

Lavori sotto tensione

La sezione relativa ai lavori sotto tensione è stata parzialmente rivista, in particolare aggiornando le esclusioni previste.

Altri chiarimenti

Sono stati forniti maggiori dettagli in merito al lavoro elettrico, esecuzione delle misure, organizzazione del lavoro e formazione del personale. Ad esempio è stato definitivamente chiarito che, nel caso in cui una persona comune (PEC) debba effettuare delle misure elettriche, deve necessariamente essere sorvegliata da un PES o PAV. Tale situazione  formalizza la prassi secondo cui i vari certificatori, collaudatori, ispettori, che mettono le mani nei quadri elettrici, debbano essere accompagnati da un elettricista (ovvero persona formata). Infatti spesso tali figure non hanno una specifica formazione in merito.

Formazione degli addetti

Per la formazione del personale addetto ai lavori elettrici sono state dettagliate le modalità di svolgimento ed aggiornamento dei corsi previsti. L’aggiornamento, della durata di 4 ore, dovrà essere effettuato con cadenza quinquennale, con possibilità di erogazione anche “a distanza”. Se non si ottempera, decade la qualifica precedentemente ottenuta con conseguente necessità di ripetere l’intero corso della durata di 16 ore.

In conclusione la prima impressione è che, nonostante siano stati forniti innumerevoli utili chiarimenti, dal punto di vista applicativo la nuova edizione non comporterà certamente uno stravolgimento delle modalità di lavoro elettrico. Rappresenta piuttosto una utile revisione di “aggiustamento” della precedente edizione che fornisce alcuni punti fermi utili per evitare strani artifici interpretativi.

Per approfondire, vai all’articolo sul sito CEI.